Fondata dagli Umbri, divenne colonia e municipio durante l’Impero Romano, alla caduta del quale venne conquistata dai Visigoti e dai Bizantini. Nel Medioevo divenne Ducato sotto la dominazione longobarda, ma nel 1155 fu conquistata e distrutta da Federico Barbarossa e dopo una serie di lotte il Cardinale Albornoz la assoggettò allo Stato Pontificio che durò fino al 1860.
Spoleto è stata definita da Hermann Hesse “la più bella scoperta che ho fatto in Italia”, Spoleto è una città che stupisce il visitatore con il suo ricco patrimonio artistico e culturale.
La Rocca Albornoziana alle pendici di Monteluco, il monte che domina la città, un tempo castello dei duchi e dei Papi; delimitata da un sistema di mura perimetrali alternate da sei torri squadrate, è simbolo della città e si divide in due differenti corti: il Cortile d’onore, con il Museo nazionale del Ducato di Spoleto e il Cortile delle armi con un teatro all’aperto.
Alla Rocca è collegato il Ponte delle Torri (si ritiene della fine del XII secolo) alto 80 m. e lungo 230 m. con dieci arcate è uno dei più suggestivi d’Italia.
Spostandosi nel centro storico si trovano tracce del periodo
romano con l’Arco di Druso
e Germanico (23 sec d.C.) e il Teatro Romano (I sec. d.C.).
La città era una sorta di centro “turistico” per i nobili romani, per
il clima fresco dei boschi e la purezza dell’aria, i quali avevano qui la loro
casa delle vacanze estive,.
Il monumento di maggior spicco è la Cattedrale di Santa Maria Assunta in Piazza del Duomo; eretta nel XII secolo in stile romanico, ha subito interventi successivi con l’aggiunta di un portico di stile rinascimentale, mentre la facciata è ornata da un grande mosaico bizantino (1207). All’interno è conservato un affresco con Madonna e Santi del Pinturicchio, il busto in bronzo di papa Urbano VIII del Bernini e uno straordinario ciclo di affreschi di Filippo Lippi.
Palazzo Comunale costruito sul finire del’700 sui resti del Palazzo Podestà e altri palazzi medievali, oggi ospita la Pinacoteca Comunale con opere dal XII al XVIII secolo.
Di grande interesse naturalistico e spirituale il “bosco sacro” di Monteluco, con una fitta vegetazione di leccio sempreverde. Da non dimenticare Villa Redenta, che sorge sui resti di un’antica villa romana, con un bellissimo parco dove si trovano alberi secolari: cedri del libano, lecci e magnolie tra cui passeggiò la nobiltà spoletina tra ‘600 ed ‘800.
Spoleto è conosciuta a livello internazionale anche grazie al Festival dei Due Mondi.
Evento nato per far incontrare l’arte e la cultura di due mondi diversi come quello europeo e quello americano. Durante questo periodo (in genere a fine giugno) sarà possibile assistere a balletti, opere liriche, pittura, conferenze, concerti, spettacoli teatrali, musica sacra ed eventi dedicati al mondo contemporaneo.