L’antica città romana di Otricoli è posta lungo la via Flaminia tra il colle e il Tevere, abitata inizialmente da una civiltà pre-romana di etnia sabina ma di cultura umbra. Durante il medioevo la popolazione si spostò in collina nella primitiva città umbra.
Alla fine del Settecento iniziarono gli scavi della città romana che portarono alla luce numerosi e importanti reperti, i più noti di questi sono: il Giove di Otricoli e il mosaico policromo, interamente conservato, delle terme, che oggi troviamo nei Musei Vaticani.
Tra i vari monumenti riscoperti, troviamo la basilica, le terme, il ninfeo e un tratto di basolato della via Flaminia al cui fianco c’è una fontana e due mausolei.
Il monumento più imponente è di certo il cosiddetto Mausoleo Rotondo al cui interno sono stati rinvenuti i resti del letto funebre in osso. Vi si accedeva da un ingresso ad architrave, racchiuso da un recinto in parte condiviso con i monumenti vicini, sul davanti erano presenti due celle per le deposizioni e un sedile ornato da zampe leonine.
Poco prima dell’ingresso della città si trovano i resti di una risorgiva con un’entrata a gradinata e divisa internamente da due balaustre in pietra; sono ancora visibili i segni di usura per l’approvvigionamento dell’acqua.
Il complesso delle Terme di Ocriculum oltre a essere tutt’ora imponente, è quello che ha, in maggior misura, reso celebre il Parco Archeologico. Costruito nel II secolo d.C. e restaurato ed ampliato in età romana, ha permesso di convogliare le acque del rio San Vittore in un canale sotterraneo, dando così origine alle terme. La pianta dell’edificio è a forma ottagonale con l’alternarsi dei 4 lati maggiori, dove vi erano le porte e dei 4 lati minori, dove si aprono delle nicchie.
Qui sono stati rinvenuti i celebri mosaici e la “statua di divinità femminile ideale”, che si ritiene essere Giunone. Accanto a questa sala si trova una seconda sala, di forma rotonda con un diametro di 9 metri.
L’Anfiteatro di Ocriculum, è un monumento databile in età augustea, situato fuori della città lungo la via Flaminia, in parte isolato e in parte addossato alla collina scavata per consentirne l’appoggio delle strutture murarie. La costruzione è analoga a quella degli altri monumenti rinvenuti ma, oltre a sfruttare il tufo come materiale edilizio, gli antichi costruttori, se ne servirono per scavare la parte inferiore del monumento nella stessa roccia. Sono infatti visibili alcuni pilastri direttamente ricavati nel tufo e solo in parte costruiti.
Le grandi sostruzioni, sono, invece, il monumento più imponente e caratteristico del Parco Archeologico, poste tra il rio San Vittore e la via Flaminia, sono databili all’età tardo repubblicana. Si ritiene che dovessero, in parte sorreggere il ripido ripiano, e dall’altra fungere da sostegno per la terrazza adiacente, probabilmente, ad un grande santuario di cui però non si ha traccia. L’edificio è lungo circa 80 metri ed è composto da dodici ambienti disposti su due piani.
Ocriculum AD 168, rievocazione storica. Tre giorni per rivivere i fasti di Roma nell’antica Ocriculum (Otricoli) e tornare al tempo dell’imperatore Marco Aurelio.
Per saperne di più www.ocriculumad168.it